13 dic 2006

Idee regalo (regalo Idee)

Pare che un blog senza un post natalizio sia come un film di Woody Allen senza una canzone di Cole Porter.
Per cui ecco il mio post.
Una piccola compilation di idee regalo.
La aggiornerò.
O forse no.

A quelli cronicamente in ritardo, regalo un fuso orario tutto loro.
Ai blogger che non ho mai letto, regalo un post che non ho mai scritto.
Ai vecchietti da cantiere, un contratto con Renzo Piano.
Agli stonati stonati cronici, l'inedito di Amalia Grè: "Live sotto la doccia".
A quelli che parlano con le frasi fatte, una scorta inesauribile di parole desuete.
A quelli che si prendono i meriti e ti lasciano le colpe, un’indigestione di complimenti.
Alle mamme isteriche, un figlio posapiano.
Ai pensionati in bicicletta, la visione periferica di Magic Johnson.
Ai tifosi ritrovati della seconda squadra del Piemonte ... cento di questi anni.
A quelli che non ti fanno lo scontrino e ti guardano male se glielo chiedi ... un cognato finanziere.
Anche a quello che mi fa il croissant e il caffè con cui inizio ogni giornata.
Alle donne che ho inseguito per gioco e si sono sentite braccate per davvero, regalo una frase di Mister O che spero le metterà tranquille una volta per tutte: "Non mi spaventa il fuggire delle donne, solo una è importante".
A quelli col navigatore, auguro di perdersi in un posto memorabile.
Alla mia ex che ha speso una vita per diventare tale, regalo dei guanti di cioccolata per quando inizierà a mangiarsi le mani.
Agli operatori dei call center, auguro che la successiva telefonata gli vada meglio.
A quelli cui non viene una parola, auguro che sia "rassegnazione".
A quelli col cotone nell'ombelico, auguro cachemire nelle orecchie e angora tra le dita dei piedi.
A quelli "l'avevo detto", di dire meno cazzate.
Agli sceneggiatori di Lost auguro che la storia richieda un ritorno di Ana Lucia in canottierina nera.
Ai vigili che danno le multe, una penna ad inchiostro simpatico.
A quelli che ti raccontano la fine di un film, un sequel incomprensibile.
A quelli che "se non lo leggi in inglese perdi il 50% delle cose" auguro di non aver capito l'altro 50%.
A quelli "assolutamente sì" e "quant'altro" regalo assolutamente quant'altro.
A quelli che hanno detto ai miei nipoti che Babbo Natale non esiste regalo una slitta con le renne per andare a verificare di persona.
A chi non trova le parole di trovare almeno parcheggio, e viceversa.
A quelli che si svegliano di cattivo umore, regalo un'alba esilarante.
A quelli che non vedono il bello delle cose, regalo un foulard di entusiasmo per lustrarsi gli occhi.
Alle persone che non ci sono più, auguro uno qualsiasi dei mondi in cui ce li siamo voluti immaginare quando ci hanno lasciati. E se sentissero forte la nostra mancanza, raccomando ancora un po’ di pazienza.
A quelli che guardano il mondo dall’alto di un SUV (qualsiasi cosa voglia dire), uno specchietto telescopico con cui scoprire quanto sono belle le persone in cinquecento.
E in particolare a quello che oggi rischiava di mettere sotto un passante perché ha saltato la coda invadendo l’altra carreggiata, auguro che sia potuto arrivare a casa in tempo per trovare la moglie con uno senza patente.
O al più con una cinquecento gialla.