3 ott 2006

Felicità Sostenibile

Ci sono.
Ho capito.
Ho capito perchè le persone sono così aggressive da staccarsi le orecchie ai check in.
Perchè sono così depresse e ingrigite che non si guardano nemmeno più negli occhi.
E anche perchè sono così mal disposte le une verso le altre che come prima ipotesi si chiedono: mi prende in giro o cerca di fregarmi?
(per le spiegazioni sulla rottura fra Eva Longoria e Tony Parker mi sto attrezzando).

Il problema sono le
aspettative.
Sta tutto lì.
Sai che banalità, si dirà.
Ma io sono andato oltre, ho risalito il fiume delle aspettative fino alla fonte.
La fonte che avvia la terribile spirale frustrazione, disillusione, occhi bassi, orecchie mozzate, calasingue disperate, infrazione di passi.
Il problema sono le
catenazze.
Quelle buoniste new age vogliamocituttibbbene che girano come - non di rado - le scatole.
Ne prendo una a caso, l'ultima che ho ricevuto; si intitola "
di certe cose c'è sempre bisogno".
L'ho letta e mi sono sentito uno schifo, un dead man walking nel braccio dell'infelicità perenne.

Io non mi innamoro tanto facilmente, al supermercato trovo sempre code orrende e sguardi assassini
.
Di posta ne ricevo, sì, ma il più delle volte sono inoltri, cioè cose che apprezzo come la sabbia nel letto.
Il giaccone preferito non lo trovo mai a metà prezzo e nelle tasche di quello vecchio non c'è traccia dei cinquanta euro di cui si parla.
L'ultima volta che ho sentito inavvertitamente qualcuno parlare bene di me è stato per uno scambio di persona.
L'altro giorno ho provato a ridere da solo facendo una battuta tra me e me ma non l'ho capita.
Il mio primo bacio appartiene al millennio scorso.
Quanto al correre in mezzo allla pioggia, non sarebbe male, è vero, se non fosse che dopo poco passa qualcuno su un SUV e allora poi quella felice è la signora della tintoria.
Inoltre sono troppo vecchio per non sapere che quando qualcuno ti magnifica sta per appiopparti un progetto critico o un due di picche.
L'unico che gioca con i miei capelli è il mio parrucchiere e non di rado i suoi sono giochi censurabili.
Che senso ha fare sogni dolcissimi se poi ti svegli con un brufolo?
Sull'amaca adoro dondolarmi ma dove diamine la appendo?
E poi fare l'amore fare l'amore fare l'amore ...
Ma amore
de che?

Insomma, affranchiamoci dalle catenazze della felicità ebete e utopistica.
E tuffiamoci dentro la vera e sola felicità possibile.
La Felicità Sostenibile.
Felicità Sostenibile è quando ti aprono la macchina e ti portano via l'orrendo cd che tieni per le gelate invernali e lasciano lì Jack Johnson perchè non sanno chi è.
Quando il maglione lo strapaghi ma almeno non si trasforma in una presina al primo lavaggio.
Quando il kebab lo chiedi poco piccante e non devono chiamare i vigili del fuoco.
E se le cose che ti dici fra te e te ti fanno sorridere e non più sganasciare va bene lo stesso.
O no?